Baroni e il 4-2-3-1. Il modulo dell’allenatore richiede terzini di spinta che, attualmente, in casa granata scarseggiano. Ecco le soluzioni
Al Torino è iniziata l’era Baroni. Lo scorso venerdì 6 giugno, i granata hanno accolto il loro nuovo allenatore. Con l’esonero di Vanoli e l’arrivo dell’ex Lazio non è cambiata la fisionomia del gioco del Toro. Baroni è infatti sinonimo di 4-2-3-1.
L’allenatore ha fatto tesoro di questo modulo, lavorando sui movimenti di ogni giocatore impiegato. Il fulcro del gioco “baroniano” sono gli esterni. L’ex Hellas Verona chiede spinta da parte dei terzini e delle ali. Il Toro ha un buon reparto offensivo, mentre in difesa, specie sugli esterni, le alternative scarseggiano.
Chi resta e chi va
Resta dunque il dubbio su chi sarà promosso da Baroni e chi invece dovrà accontentarsi della panchina o della cessione. I terzini a disposizione dell’allenatore non abbondano. Sulla destra, i giocatori impiegati da Paolo Vanoli non hanno convinto. Pedersen e Dembélé hanno vissuto una stagione in chiaroscuro, con il solo francese che si è distinto per alcune buone prestazioni.
La corsia di destra è stata la spinta del fianco del Torino. Vanoli, viste le opzioni, ha talvolta adattato Walukiewicz al ruolo di terzino. Sulla sinistra l’unica certezza tattica sarebbe Cristiano Biraghi mentre Borna Sosa non ha convinto e resta a sinistra. Tuttavia, la permanenza in granata dell’ex Fiorentina non è sicura: la società granata ha ancora qualche giorno per esercitare la clausola del riscatto ma molto dipenderà anche dalla volontà dello stesso calciatore. Il Toro dovrà operare con saggezza sul mercato per portare le giuste pedine sullo scacchiere di Baroni.
I numeri dei terzini
Biraghi è stato l’unico giocatore all’altezza della maglia granata. L’ex Fiorentina ha totalizzato 15 presenze con il Toro, portando qualità ed esperienza in campo. Sulla destra Ali Dembélé ha concluso la stagione con 15 presenze e un gol, il primo con il Torino in Serie A. Sempre sulla stessa fascia hanno giocato Borna Sosa e Marcus Pedersen. Il croato ha raccolto 19 presenze in cui non ha brillato. Il norvegese, riscattato dal Toro a seguito della matematica salvezza, è sceso in campo in 29 gare senza convincere i tifosi.
Calciomercato Torino: le mosse sugli esterni
Ma cosa succederà in questa sessione di mercato? Serviranno come minimo due innesti: un terzino titolare a destra e non a sinistra. Ma se Biraghi dovesse tornare alla Fiorentina, Dembélé dovesse essere ceduto in prestito per fare maggiore esperienza e Pedersen dovesse essere venduto, non basterebbero certo due soli innesti: ne servirebbe quattro, due per fascia. E questo è il motivo per cui Vagnati ha già iniziato a guardarsi intorno alla ricerca di alternative sulle corsie laterali.

bellicapelli cambia le fasce? certo, arriverà un quarantaduenne ad affiancare il formaggino appena riscattato; coi campioni già in rosa, la masiese è appostocosì; minkia, quanto spero nella serie B!
Le fasce,la testata…ma qui c’è da sostituire il motore, Dio fa’!
Che fine hai fatto Giddino?? oggi prova costume? (La Perla ovviamente) o stai leggendo altro a proposito della montatura giornalistica sulla cessione cairese UC?
Porca tr oia, questo rompe gli specchi,per il resto si fa’ rompere ☢️🤮
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Che schifo
Bella fjca si
vaganti continuerà a vagare nella attesa che uno dei procuratori attaccati alle mammelle della cariese gli porti qualcuno mancino, destrorso, stopper terzino, non importa………..
carie cuntabale paiasu vattene